martedì 15 settembre 2009

I catadiottrici



Per risolvere il problema dell' abberrazione cromatica molti ottici hanno provato ad inventare nuove configurazioni ottiche.
Quelle che si sono diffuse di più sono gli schmidt cassegrain ed i maksutov cassegrain.

Nei primi la luce attraversa una lastra correttrice asferica, rimbalza in un primario sferico e viene deviata verso l'oculare da un secondario sferico non inclinato.
Questa configurazione è famosa per l'ampia produzione di massa della ditte Celestron e Meade.
Per i maksutov il discorso è analogo solo che al posto della lastra correttrice asferica troviamo un menisco sferico.
Il top di queste ottiche sono i russi intes micro, con qualità ottica garantita ad 1/6 di lambda come minimo.

Forse i più anziani ricorderanno i mitici telescopi Questar, 90 mm il diametro, 5000 euro la spesa.

Oggi, con l'avvento della produzione cinese molte di queste ottiche come il Celestron C8 (nella foto) sono alla portata dei neofiti che spesso scelgono come primo telescopio.

Le focali dei catadiottrici sono molto lunghe ed i rapporti focali in genere sono f10 per gli schmidt ed f12-f15 per i maksutov.

PREGI SCHMIDT CASSEGRAIN: lunga focale ed estrema compattezza, grande diametro, estrema versatilità.
DIFETTI: grande ostruzione (circa 34%)

PREGI MAKSUTOV CASSEGRAIN:ostruzione minore dello schmidt cassegrain, grande compattezza.
DIFETTI: Elevato rapporto focale che lo rende inadatto al profondo cielo.

Consiglio questi strumenti a chi desidera un ottimo tuttofare o uno strumento ottimo per l'alta risoluzione ma in pochi decimetri.

Pensate che il mio schmidt cassegrain da 2000 mm di focale è lungo appena 400 mm!

Oltre a questi due ci sono anche le configurazioni schmidt e maksutov newton, ma (specie la prima) non sono diffuse come le loro derivazioni cassegrain e sono anche molto ingombranti.








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