mercoledì 16 settembre 2009

I rifrattori apo

Sono rifrattori dove l'abberrazione cromatica è praticamente azzerata.
Non c'è neanche bisogno che elenchi pregi e difetti visto che sono il top del top.
Forse hanno un solo difetto... il prezzo!

Volendo approfondire un po l'argomento dico che questi strumenti hanno (nell'alta risoluzione) gli stessi vantaggi degli acro ma con un abberrazione cromatica assente.
Ovviamente nell'osservazione visuale del cielo profondo conta il diametro e certo è difficile trovare un apo al di sopra dei 20 cm ma comunque rendono benissimo negli ammassi aperti per via della puntiformità delle stelle.
Passando alla fotografia degli oggetti deboli è tutta un altra storia: sono il meglio che ci sia in circolazione.
Hanno generalmente rapporti d'apertura intorno ad f6-f7 con inoltre possibilità di riduzione tramite un apposito riduttore di focale.
Inoltre sono molto compatti, leggeri ed hanno un grande campo per via della corta focale.

martedì 15 settembre 2009

I catadiottrici



Per risolvere il problema dell' abberrazione cromatica molti ottici hanno provato ad inventare nuove configurazioni ottiche.
Quelle che si sono diffuse di più sono gli schmidt cassegrain ed i maksutov cassegrain.

Nei primi la luce attraversa una lastra correttrice asferica, rimbalza in un primario sferico e viene deviata verso l'oculare da un secondario sferico non inclinato.
Questa configurazione è famosa per l'ampia produzione di massa della ditte Celestron e Meade.
Per i maksutov il discorso è analogo solo che al posto della lastra correttrice asferica troviamo un menisco sferico.
Il top di queste ottiche sono i russi intes micro, con qualità ottica garantita ad 1/6 di lambda come minimo.

Forse i più anziani ricorderanno i mitici telescopi Questar, 90 mm il diametro, 5000 euro la spesa.

Oggi, con l'avvento della produzione cinese molte di queste ottiche come il Celestron C8 (nella foto) sono alla portata dei neofiti che spesso scelgono come primo telescopio.

Le focali dei catadiottrici sono molto lunghe ed i rapporti focali in genere sono f10 per gli schmidt ed f12-f15 per i maksutov.

PREGI SCHMIDT CASSEGRAIN: lunga focale ed estrema compattezza, grande diametro, estrema versatilità.
DIFETTI: grande ostruzione (circa 34%)

PREGI MAKSUTOV CASSEGRAIN:ostruzione minore dello schmidt cassegrain, grande compattezza.
DIFETTI: Elevato rapporto focale che lo rende inadatto al profondo cielo.

Consiglio questi strumenti a chi desidera un ottimo tuttofare o uno strumento ottimo per l'alta risoluzione ma in pochi decimetri.

Pensate che il mio schmidt cassegrain da 2000 mm di focale è lungo appena 400 mm!

Oltre a questi due ci sono anche le configurazioni schmidt e maksutov newton, ma (specie la prima) non sono diffuse come le loro derivazioni cassegrain e sono anche molto ingombranti.








I riflettori newtoniani






Newton intuì che l'abberrazione cromatica era un problema irrisolvibile e così, nel 1671, inventò il primo telescopio a specchi.

C'è la luce che entra e rimbalza nello specchio primario, poi viene deviata verso il focheggiatore (che si trova al lato del tubo) da uno specchietto secondario piano inclinato di 45°.

Come telescopio è un ottimo tuttofare, con un rapporto focale che spazia da f 4 per i modelli adatti al profondo cielo a f 8, dedicato a coloro che vogliono cimentarsi nell' alta risoluzione.
Inoltre è spesso il primo telescopio di molti astrofili.

PREGI: molto versatile e facile da usare.
Unisce grande diametro ad un prezzo molto competitivo.

DIFETTI: soffre la turbolenza atmosferica a causa del tubo aperto ed è facile che si scollimi.



I rifrattori acromatici

Il modello più "semplice" di telescopio serio reperibile in commercio è il rifrattore acromatico, diretto discendente dell'antico cannocchiale galileiano.

Esso è composto da una lente che compone l'obbiettivo e da una che compone l'oculare.

Nei primi modelli i raggi di luce di vari colori andavano a fuoco in punti diversi creando la cosidetta abberrazione cromatica; consistente in un alone blu-violetto attorno ad oggetti moto luminosi come la Luna o Giove.

Per risolvere a questo problema venne installata una seconda lente nell'obbiettivo con la funzione di correggere l'abberrazione cromatica.
Da ora in poi gli obbiettivi vennero chiamati "doppietti acromatici" con lo scopo di ridurre questa abberrazione.

Ecco qui un immagine di un oderno rifrattore acromatico:






Oggi non vanno molto di moda tra gli astrofili per via del prezzo, dell'ingombro e del piccolo diametro.
Molti preferiscono i rifrattori apocromatici o i catadiottrici di cui parlerò in seguito.
Il punto di forza dei rifrattori acromatici sta nell' osservazione degli oggetti luminosi del sistema solare e delle stelle doppie.

Ora elencherò i principali pregi e difetti di questa configurazione ottica:

PREGI: ottimi nell' alta risoluzione, insofferenti alla turbolenza atmosferica, privi di ostruzione centrale.
DIFETTI: molto costosi in relazione al diametro, non adatti all' osservazione degli oggetti deboli per il piccolo diametro e per la focale che spesso è lunghina.

Inoltre in questi telescopi è presente ancora un residuo di abberrazione cromatica detto "spettro secondario" che nuoce alle osservazioni di oggetti luminosi e che è attenuabile solo con filtri particolari.
Un altro modo di attenuare lo spettro secondario è di produrre questi strumenti con focali molto lunghe (f 15-f 20) ma in questo modo lo strumento diventa ancora meno luminoso ed ancora più inadatto all'osservazione del profondo cielo.
I rifrattori acromatici cinesi con corte focali vanno evitati in quanto è presente un fortissimo residuo di abberrazione cromatica.

Lo sconsiglio come primo telescopio perché non è economico, ha un diametro piccolo ed è ingombrante








Mi presento

Mi chiamo Giulio, ho quasi 13 anni e l'astronomia è da anni la mia più grande passione.
Tutto cominciò con un libro intitolato "L'atlante illustrato dello spazio" regalatomi da mio padre quando avevo sei anni.
Mi affascinavano un sacco le splendide foto dell'hubble, specie la nebulosa testa di cavallo e la galassia da cui prende il nome questo blog:M51.

Poco tempo dopo ricevetti per natale il mio primo telescopio giocattolo.
Era un sessantino rifrattore su montatura altazimutale rivelatosi una delusione.

Da allora abbandonai la mia passione e la ripresi soltanto con un telescopio un po più serio:


Il rifrattore acromatico skywatcher da 102 mm.

Con esso ho esplorato la luna, osservato giove, saturno, venere.
Ho anche dato una sbirciatina al il catalogo messier: M31, M42, M45 ed altri "soliti noti".
Da li ho capito che la mia strada tendeva all'alta risoluzione e così cambiai telescopio.

All'inizio ero orientato su un intes 150 mm f12, un maksutov cassegrain russo di eccellente qualità.
Però ho poi cambiato idea ed ho optato per il C8: più grande e più versatile.
Quindi mi accordai con mamma e papà e per la cresima mi presero questo "giocattolino":


Il mitico C8:
Uno schmidt cassegrain da 200 mm di diametro e ben 2 metri di focale montato su una ottima HEQ5 synscan a puntamento automatico.

Oltre oculari,barlow e chincaglierie varie mi dovrebbe arrivare fra poco una webcam philips spc 900 usata per fare delle riprese in alta risoluzione sfruttando la lunga focale del mio strumento.
In ogni caso approfondirò presto il tema della mia strumentazione.

Oltre ad essere un astrofilo ho anche la passione per l'astrofisica, la cosmologia e la fisica quantistica.
All' infuori delle materie scientifiche le mie altre passioni sono la musica (suono il sax), il ciclismo, la storia, l'archeologia ed i bonsai.

Spero che questo blog abbia molti lettori e che possa piacere.