mercoledì 6 gennaio 2010

Di ritorno da Mauritius

Partiamo alle 2, ma ci sono quattro dannate ore di ritardo.
Dopo ben 10 ore di volo arriviamo all'aeroporto alle 19 ora mauriziana.
Per fortuna non ci tocca prendere la navetta dopo essere scesi dall'aereo.
Il ritiro bagagli è una cosa veloce, anche con il bagaglio speciale (la vixen porta) non abbiamo avuto problemi.
Usciti dall'aeroporto ci ritroviamo immersi in un caldo umido terrificante, fortuna che nel pullman che prendiamo per raggiungere il villaggio resort c'è l'aria condizionata..
Arriviamo ed è tutto molto bello, mi sono subito trovato una postazione davanti alla camera che guarda verso sud-est.
Purtroppo il tempo dall'arrivo fino al quarto giorno non è bello, ne approfittiamo per vedere Port Louis, la capitale e per visitare un po' l'isola (il cratere vulcanico, il lago sacro, il tempio indù, la casa coloniale, l'albero di tarzan...).
Finalmente al quarto giorno (come ho detto) il tempo diviene bello.
Estasiato metto la sveglia all'1:30 , appena suona mi sveglio, un po' d'acqua gelida in faccia e mi sveglio in un baleno.
Il cielo è molto bello, ma nel deserto del Sahara era di gran lunga migliore.
Provo a orientarmi, trovo subito la croce del sud: perché non partire da lì?
Il sacco di carbone è molto bello, lo scrigno dei gioielli (ngc 4755) è un po' una delusione:
appare molto concentrato, composto da stelle bianco-azzurrine più una di colore rosso acceso.
Da quelle parti rintraccio centaurus A, che ovviamente appare non come nelle fotografie, ed omega centauri, globulare estesissimo.
Poi passo al globulare ngc 4833 nella mosca, piccolino ma ben risolvibile.
Alla fine passo alla carena, con la sua magnifica nebulosa ed i vari ammassi aperti dei dintorni, fra cui le pleiadi australi (ic 2602) molto belle ma meno rispetto alle sorelle boreali.
Poi altri splendidi oggetti: le nubi di magellano, la nebulosa tarantola...
Si conclude spazzolando il cielo a 21X: una meraviglia.
A fina serata riappare una leggera pioggia tropicale ma riesco a metter tutto dentro riportando solo una gocciolina minuscola sull'obiettivo dell'80ed, che poi è sparita lasciando un piccolo alone.
In definitiva sono molto soddisfatto anche se mi sarei aspettato un cielo un po' meno inquinato, ma comunque il cielo australe è un'esperienza unica e che ogni astrofilo dovrebbe prima o poi fare.









Nessun commento:

Posta un commento