giovedì 15 ottobre 2009

LHC riparte a novembre ma i catastrofisti non tacquono

Finalmente, dopo tempo di attesa, il gigantesco accelleratore di particelle del cern di ginevra potrà ripartire a novembre.
Esso ha lo scopo di ricreare le condizioni dell'universo neonato per risolvere i più grandi dillemmi della fisica odierna quali il bosone di higgs, la supersimmetria e la teoria delle stringhe.
Purtroppo, passato l'allarme buco nero, adesso ci sono due fisici che dicono che gli esperimenti condotti da LHC non andranno mai a buon fine perché creare il bosone di higgs artificialmente è una cosa contro natura, e pertanto ogni volta che l'accelleratore viene avviato si rompe.
Personalmente ritengo che nessuno di noi possa dare una risposta definitiva a tutto ciò finchè LHC non sarà avviato.
Se funzionerà tutto, quei due fisici avevano torto e non dobbiamo far altro che aspettare che qualcosa venga fuori; se si romperà un'altra volta non siamo costretti per forza a dar ragione a loro, può essere anche sfiga.

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